mercoledì 20 gennaio 2010

Oca: Il giudice nega il diritto di voto alle donne.

Siena, niente diritto di voto alle donne dell'Oca

Incredibile ma vero il Tribunale respinge il ricorso di alcune contradaiole

Il giudice del Tribunale Civile di Siena, Ugo Bellini, ha respinto il ricorso presentato da una sessantina di Contradaiole dell'Oca che avevano fatto ricorso al Magistrato per ottenere il diritto di voto. Una sentenza a suo modo storico la 24/2010, depositata ieri, 19 gennaio in Cancelleria, assolutamente anacronistica in ogni altro luogo, che non sia tanto Siena, quanto il rione di Fontebranda dove questa vicenda è nata ed è andata avanti senza riuscire a chiudersi dentro la tradizionale riservatezza delle cose delle Contrade senesi. In ogni altra Contrada, infatti, le donne votano e ricoprono cariche di primo pianom come gli uomini. Nell'Oca, per tradizione secolare, le donne sono escluse dal poter votare. Così, tre anni fa, un folto gruppo di Contradaiole ha avanzato richiesta di poter votare. Ma lo Statuto dell'Oca lo impediva. Così, attraverso anche un referendum che si è tenuto nelo 2008 nel rione, la questione dalla sale della Contrada si è trasferita in quella dei tribunali. Ieri, non senza sorpresa, si è appreso che il magistrato aveva ritenuto di respingere il ricorso. Sostanzialmente per due motivi: il primo che, esistendo una Società delle donne, tale istanza doveva essere pressentato da questo organo di legittima rappresentanza e non da un gruppo di Contradaiole. In secondo luogo, il giudice ha preso atto che a sostegno della tesi contro il ricorso, in giudizio, si erano costituite un centinaio di Contradaiole dell'Oca, in opposizione a quelle che chiedevano il diritto di voto. Il magistrato ha sostenuto in pratica, che le donne ricorrenti non possono essere individuate come la maggioranza delle donne ocaiole: "Appare chiaro - si legge nella sentenza _ che l'iniziativa individuale di un folto gruppo di donne, assunta in assenza di confronto, avallo e rappresentatività dell'organo di rappresentanza, la Società delle donne, ha determinato il risultato di vedere associata una pretesa collettiva, con il controproducente risultato di determinare l'intervento di un ancor più consistente numero di donne della Contrada, di opposta opinione".

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